1. |
Pilota
01:52
|
|||
2. |
Inverno
04:14
|
|||
|
Potessi scegliere io morirei qui
Al riparo dal sole
E non hai visto che non si può
Sparire dietro di te
Da anni non sentivo freddo così
I tetti sudano ghiaccio dall'alto
Non dovrei mai distrarmi a pensare
Per giorni ma è più forte di me
Guardo l'ora e mi alzo
Mi muovo come se non avessi le ossa
E qualcuno che è a casa si chiede
Cos'ha sbagliato con me
Sui pantaloni il segno della cenere
Disegno facce con il dito nella polvere
E non poteva che finire così
Cosa ho sbagliato con te
A ripensarci non c'è nulla di più inutile
Lo sai che a volte io vorrei potermi sciogliere
Sparire in fretta da qui
Quanti numeri in testa
Hai preso ciò che già c'era
L'hai reso più strano ma solo per un po'
Che poi neanche lo so
Chi andare a prendere in giro
La mia più grande incoerenza
Mi sfugge di mano e la guardo andare giù
Sui pantaloni il segno della cenere
Disegno facce con il dito nella polvere
E non poteva che finire così
Cosa ho sbagliato con te
A ripensarci non c'è nulla di più inutile
Lo sai che a volte io vorrei potermi sciogliere
Sparire in fretta da qui
|
||||
3. |
Žižek
04:07
|
|||
|
Ho sognato di cadere per sempre
Di non poterci fare niente e di lasciarmi andare
Ho sognato di scappare di casa
Per dimostrare che ho ragione, non tornare mai
Le cose che pensavo di odiare
Non riesco più a restarne senza, per lasciarmi andare
Ho aperto tutte quante le finestre
Sentivo solo il suono delle giostre
[Ritornello]
Le cose che voglio davvero
È meglio mi stiano lontane
Il tipo che sta dentro lo specchio non mi dice più che cosa fare
Ho paura di sapere chi è
Che sta per scendere da quelle scale, non voglio parlarci
Per ritornare sui miei stessi passi
[Strofa 2]
Il giorno della fine del mondo io lo so come lo passeresti
A rubare scarpe
E non correndo fino a consumarle
Senza pensare più a dove portarle
Il mondo scorre sotto ai miei piedi e non riesco più a poggiarli a terra
Ormai ho 2 anni
Che faccio solo la stessa cosa
A cui ripenso sempre, prima di addormentarmi
[Ritornello]
Le cose che voglio davvero
È meglio mi stiano lontane
Il tipo che sta dentro lo specchio non mi dice più che cosa fare
Ho paura di sapere chi è
Che sta per scendere da quelle scale, non voglio parlarci
Per ritornare sui miei stessi passi
|
||||
4. |
Bianchi / Seconda classe
04:43
|
|||
|
[Strofa 1]
Con lo sguardo spento
Quanto vuoi trascinarti ancora
Senza controllare il tempo?
È così tardi
E non vorresti fare altro che distrarti
[Ritornello]
Poi ribaltare la città
Tirare i fili delle strade
Senza intercettare masse di persone
Scrivere sopra le reclam
Portici, campanelli e case
Volano, scappando dietro, alle mie spalle
[Strofa 2]
Sotto ad un lampione
Conto i centesimi nel palmo
Lascio impronte nell'asfalto ancora caldo
Tra qualche anno
Mi ricorderò di oggi, se ci passo
Per poi girare le chiavi
E con un movimento plastico
Lanciarsi sul divano
In preda allo sconforto
Lasciare che si faccia strada
Un'espressione sul mio volto
[Ritornello]
Poi ribaltare la città
Tirare i fili delle strade
Senza intercettare masse di persone
Scrivere sopra le reclam
Portici, campanelli e case
Volano, scappando dietro, alle mie spalle
[Parte 2: Seconda classe]
Incredibile circostanza
Anch'io viaggiavo in seconda classe
|
||||
5. |
Cinico
04:18
|
|||
|
[Strofa 1]
Bolle d'aceto liquide, i sensi di colpa
Il sole sigilla le palpebre e scalda le ossa
Hai seguito una tentazione, incarnazione
Di tutti i miei problemi
Ma rimani spaventato in un recinto
Si riversano nel buio delle strade
Vittime di un flusso così strano
S'inseguono, si mordono, si spingono
[Ritornello]
Ma sarei stato più cinico
Da un'altra stanza, mi guardano
[Strofa 2]
Se mi sento indietro
Cerco di pensare a qualcosa di materiale
Ad una casa sul mare
Oppure solo la balcone
Cerco di trovare un termine di paragone
E' così destabilizzante realizzare
Che forse non si stai poi così male
Un orgoglio immotivato m'impedisce di parlare
Non lo faccio mai
[Ritornello]
Ma sarei stato più cinico
Da un'altra stanza, mi guardano
Ma sarei stato più cinico
|
||||
6. |
Naufragio
05:21
|
|||
|
[Strofa 1]
Se ti salvassi da un naufragio
Tu ti incazzeresti un sacco
Sapendo che non aspettavo altro
Dopo la pioggia c'è un odore strano
Sui vestiti e sulle cose
Vorrei averlo tutto il giorno addosso
Tu dici che forse non è questo tempo
A farci stare fuori posto
Come grattacieli nel deserto
Il vento ti sposta i capelli dalle guance
Come foglie dal cemento
E io resto fermo
[Ritornello]
Lo dici sul serio?
Lo pensi davvero?
A volte non capisco se scherzi
Lo dici sul serio?
Lo pensi davvero?
[Strofa 2]
Mettimi una fissa in testa
Che non mi lasci stare
Come solo lo sai fare tu
Aspetto che mi prenda
Che poi che cosa resta
Cammino piano, guardo giù
Solo numeri e persone
Senza storie, senza un nome
Scorrono tra le crepe dello schermo
Perchè ci provo in tutti i modi
A evitare di guardarti
Fallisco sempre
[Ritornello]
Lo dici sul serio?
Lo pensi davvero?
A volte non capisco se scherzi
Lo dici sul serio?
Lo pensi davvero?
Lo dici sul serio?
Lo pensi davvero?
Lo dici sul serio?
Lo pensi davvero?
[Strumentale]
[Ritornello]
Lo dici sul serio?
Lo pensi davvero?
A volte non capisco se scherzi
Lo dici sul serio?
Lo pensi davvero?
Lo dici sul serio?
Lo pensi davvero?
A volte non capisco se scherzi
Lo dici sul serio?
Lo pensi davvero?
|
||||
7. |
||||
Post Nebbia Padua, Italy
I Post Nebbia sono una band della nuova scena musicale veneta, nata dalle esplorazioni di
home recording di Carlo Corbellini, classe ‘99.
If you like Post Nebbia, you may also like:
This Calgary group makes goth-y post-punk attired in the brightly colorful arrangements of bleep-boop synthesized psychedelia.
go to album
Sounds From Your Lips
by Meggie Lennon
Lightly psychedelic chamber-pop from Meggie Lennon shimmers and sparkles like the sun reflecting on a bunch of colorful balloons.
go to album
featured on Bandcamp Radio Dec 23, 2014
go to album
New on the always-great label Velvet Blue Music is “Slow Parade” from Gileah Taylor, boasting warm songs built on piano and guitar.
go to album
Orchid Underneath
by Jane Paknia
Delightfully unpredictable debut from a New York electronic producer and composer with backgrounds in psychedelic rock, jazz, and indie pop.
go to album
An imaginative and experimentalist yet accessible record of acoustic prog from London-based artist Kiran Leonard.
go to album
Touched by the Stuff
by Motorists
Toronto rivals San Francisco as the North American capital of jangle pop as evidenced by this new record of sunny jams from the Motorists.
go to album
